Ritorno al lavoro

Ritornare al lavoro è da sempre un’argomento che fa paura e crea ansia a tutte le mamme che devono riprendere a lavorare dopo la nascita dei loro cuccioli. Oggi vi racconto la mia esperienza che è iniziata da pochi mesi…

È arrivato un po’ così, all’improvviso, senza nessuna ricerca.

Il fatto di non aver avuto molto tempo per pensare se riprendere oppure no è stato l’ideale. Per il tipo di persona che sono, troppo introspettiva, che ragiona con i ma e con i se non sarei riuscita a prendere una decisione a mente fredda.

I dubbi

Ero davvero molto in dubbio. Tra le continue visite di Viola e la fisioterapia che risulta essere spesso imprevedibile 🙁 , non ero certa di potercela fare. Ma visto che in questi mesi vivrò “vicino” ai miei suoceri che mi possono dare una mano con le bimbe, ho deciso di cogliere questa occasione.

Diciamocelo sinceramente, per quanto ami stare con le miei bimbe perché le ho desiderate, il cervello mi stava andando un po’ in pappa. Avere conversazioni solamente con bambine che in due hanno sì e no 18 denti non era molto produttivo.

Ci sono state giornata difficili, di quelle che arrivavo snervata e frustrata. Mi sentivo una cattiva mamma perché avevo gridato e sgridato per il troppo disordine o perché Emma non ubbidiva. Come se non bastasse dopo che Viola ha compiuto i 5 mesi è iniziato un periodo molto difficile. Ho trascorso ogni giorno a stretto contatto con lei e non vederla superare nessun tipo di tappa fondamentale mi rendeva triste. Anziché imparare a stare seduta e irrobustirsi era sempre debole e stanca e arrivavo a sera sempre in lacrime.

Ora Viola, fortunatamente, sta crescendo e di conseguenza sta anche un po’ migliorando.

Il mio pensiero e la mia idea di mamma è sempre stato quello di stare a casa con le mie bimbe, non perché potessi permettermelo ma per una mia scelta personale.

Dopo la nascita di Emma non ho desiderato andare a lavorare. Il mio lavoro era fare la mamma e la casalinga, anche perché avevamo già in progetto di avere un altro bimbo senza troppa differenza di età… infatti poi è arrivata Viola.

I lati positivi

Faccio l’estetista e il mio lavoro mi piace molto. Adoro tutto ciò che è beauty quindi direi che è proprio il mio mondo.

Stare a contatto con le persone, confrontarsi e il solo pensiero di uscire e cambiare un po’ aria e abitudini sicuramente mi ha fatto bene.

La cosa che sicuramente ha inciso positivamente su di me è il fatto che le bimbe durante il giorno mi mancano molto. Essendo abituata a passare tutta la giornata con loro quando torno cerco di stare il più possibile con loro e sfruttare ogni attimo.

Un altro aspetto positivo è la mia pazienza che è migliorata molto, quindi mi arrabbio meno e questo fa bene anche alle bimbe.

I lati negativi

Penso spesso al loro risveglio la mattina senza che io possa vederle e coccolare. Parliamoci chiaro, i bimbi appena svegli con quegli occhioni e quelle guanciotte☺️ sono adorabili.

Penso anche che sono fortunata a lavorare poche ore, quando ci sono mamme che devono lavorare tutto il giorno e non possono stare molto con i loro bimbi.

Comunque sia, credo che una mamma si senta sempre in colpa per come si dedica ai propri figli, o almeno io penso di non fare mai abbastanza. Infatti sono un po’ questi i sentimenti che sono emersi una volta cominciato il lavoro: “Sarà la scelta giusta?”, “E ora come faranno senza di me?” o meglio “Come farò senza di loro?”

Discorso diverso sarebbe se andassero all’asilo. Allora lì mi sentirei un pelo più tranquilla per il fatto che Emma non vede l’ora di iniziare.

La cosa che un po’ mi rattrista è quando la sera Emma mi dice: “Ma vai a lavorare?” Io dico: “Perché vuoi che stia a casa?” Lei risponde: “No, così sto con la nonna!”, della serie senza affezione naturale…

La cosa che più mi ha fatto star male è vedere Emma soffrire un po’ del mio distacco. Sarà che io sono partita bella carica non pensando che potesse essere così sensibile. I primi giorni appena tornavo mi chiamava in continuazione “mammina” e mi abbracciava, e li ci stavo proprio male.

Raramente l’abbiamo lasciata senza di noi, ma quelle poche volte non si è mai fatta nessun tipo di problema. Seppur quasi perfetta però è pur sempre una bambina, no?

Diciamo che quest’anno ha subito un po’ troppi cambiamenti quindi sicuramente ne ha risentito.

È una bimba abbastanza nervosetta tipo che la si ritrova sempre con le mani in bocca, digrigna i denti mentre dorme e altro. Ovviamente in questo periodo è stato tutto accentuato.

In queste situazioni mi trovo impotente perché vorrei rimediare alla cosa, ma so anche che ci vuole il suo tempo. Punzecchiarla più del dovuto non serve a niente ma questa cosa devo ancora mettermela in testa.

Per Viola invece il discorso è diverso. Le prime settimane proprio non mi poteva vedere. Si lanciava solo tra le braccia della nonna.

Ora quando torno mi fa sempre i suoi mega sorrisoni a due denti e mezzo.

Ogni giorno mi dispiace non stargli vicino ma per ora va così… Per il futuro vedremo, quel che è certo è che se la mia assenza dovesse dar dei problemi alle mie bimbe preferirei stare accanto a loro.

Per me riprendere il lavoro è stato rigenerante e mi spinge a fare di più ed essere una persona migliore per le mie bimbe.

Se state decidendo se riprendere il lavoro oppure no, non fatevi spaventare dalla mia esperienza. Come vi ho detto ci sono lati negativi ma anche positivi. Ogni bambino è a sé e possono sempre stupirvi con i loro effetti speciali.

Se vi va raccontatemi anche la vostra esperienza☺️😉

Grazie di aver letto anche oggi un pò di UNA MAMMA IN ROSA

-Cypria-

2 Comments

  1. Anch’io ho sempre lavorato e fatto con passione i miei lavori…mi ricordo che m’infastidiva sentire di ragazze che si sposavano e lasciavano perdere il lavoro,difatti io ho continuato…nonostante da sposata è davvero più difficile conciliare tutte le cose…anche da incinta…ma poi fra complicazioni varie ho smesso…e ricordo che quando Cheren aveva l’età di Viola anch’io mi sentii stanca e oppressa dal sentirmi obbligatoriamente limitata a casa…chiusa… e capisco come tu possa sentirti in questo periodo di cui hai preso coscienza di vivere in maniera passiva già da un po… Così che ho voluto provare a riprendere il lavoro…giusto x buttarmi fuori da casa…riscoprire la voglia di sistemarsi prima di uscire…interagire con diverse tipi di pensare…confrontarsi…ma ho subito smesso scoraggiata dall’opportunismo che prima, più libera e spensierata, non coglievo dagli stessi clienti…come richieste in orari e circostanze fuori comune che oramai,haimè,sono impossibili da gestire…peggio ancora dovendo vincolare mia madre lasciondogli la bimba e scappando quando c’era da correre…in queste circostanze sarebbe stato davvero davvero troppo egoista da parte mia!
    Così a malincuore ho chiuso questa parentesi (tonda)della mia vita seppur conservo l’amore per ciò che facevo non abbandonandolo del tutto…restano aperte le [quadre] e le {graffe} quindi chissà
    Nel frattempo Cheren è cresciuta è va già dall’anno scorso a scuola materna…e io vado assaporando un po di libertà…a gustare il bello di essere mamma e a non precludermi il resto…infatti se un dilemma balenava già dall’anno scorso nella mia mente…era piuttosto se fare un secondo figlio….e più tempo lascio passare più credo che sia un peccato accantonare attività che meritano la mia partecipazione attiva che sto cercando a fatica di far incranare sebbene…non sarà mai come una volta…e che diversamente penalizzerebbe punto a capo tutti gli sforzi fatti per rimettersi in carreggiata…(parlo del servizio…non tanto come tempo ma come attitudine al riguardo)…poi si sa…non esiste una verità assoluta su cosa sia meglio o non meglio fare…la prima io mi sono ritrovata a cambiare continuamente idee al riguardo…con ragionamenti l’uno opposto all’altro…a volte credo anche che se un figlio lo desideri lo desideri!!!e il resto lo gestirai lo stesso come sei già riuscita a farlo in passato…ma sono pensieri di passaggio…quindi resto in attesa di un punto che al caso mio diventi un punto fermo…anche perché…in un caso o nell’altro…è il tempo che stringe verso una decisione…il primo è l’età di Cheren (4anni)…il secondo è il tempo che ci rimane….
    A te cosa ti ha fatto trovare conferma nella scelta di un secondo figlio?!spero di trovare risposta in un prossimo post

    1. Ciao cara, scusa il ritardo nella risposta Mi dispiace per ciò che hai passato, posso solo immaginare non è semplice riuscire a concigliare tutto soprattutto per noi Come mi dicevi non esiste una verità assoluta su cosa sia bene o non bene fare, per ora ti dico che il mio pensiero è sempre stato che se si sta lì a guardare i ma e i se e tutti i problemi e le preoccupazioni riguardo all’avere o meno un figlio non lo si farebbe mai, quel che conta è il forte desiderio, per me è anche quello che ci spinge a vol mettere al mondo un essere umano…ovviamente se non ci sono gravi impedimenti… per ora spero di aver un pó “esaudito” la tua domanda… prometto che ti dedicherò un post a questo argomento✌✨⭐️ Baci Cinzia

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