Finalmente in montagna – Parte 2 – Oltre i limiti

Pronti per il secondo giorno? Se vi siete persi la prima parte cliccate qui.

Ci siamo svegliati e purtroppo il tempo non era dei migliori. Cielo coperto e di tanto in tanto piovigginava. Questo non ci ha scoraggiati e abbiamo deciso comunque di fare la nostra gita ad ammirare Malga Ritorto e il Lago Ritorto. La nostra giornata è iniziata da Patascoss (pochi minuti di auto da Madonna di Campiglio). Da quel punto è possibile raggiungere Malga Ritorto a piedi (circa mezz’ora di camminata) o attraverso il bus navetta gratuito che regolarmente sale e scende dalla Malga. Noi abbiamo optato per il trenino e in soli 5/10 minuti siamo giunti a destinazione con tanto di spiegazione del territorio dalla guida della navetta.

Malga Ritorto

Arrivati in Malga abbiamo potuto finalmente vedere gli animali, cosa che riesce sempre a incantarci. Abbiamo visto vitellini, asini, oche e dei bellissimi cavalli in un immenso prato verde.

Il momento in cui un puledro è andato in cerca della mamma.

Come sapete meglio di me il clima in montagna cambia rapidamente e in un attimo il cielo si è subito schiarito. Allora abbiamo colto l’occasione di tornare alla macchina a piedi per ammirare il paesaggio (nessun problema con il passeggino in quanto la strada è completamente asfaltata, pianeggiante e al riparo dal sole). Attenzione!!! Nel parco ci sono 48 orsi! E fortunatamente non li abbiamo visti.

Una piccola cascata lungo il percorso.

Uno dei motivi che ci ha spinto a tornare passeggiando e che lungo tutto il percorso avremmo potuto trovare tanti frutti di bosco tra cui mirtilli e lamponi. Questo era uno dei miei sogni, passeggiare in montagna con il mio cesto pieno di frutti di bosco scovati qua e la tra un’arrampicata e l’altra. Il risultato finale non è stato un cestino ricolmo ma mi sono comunque accontentata.

Pausa pranzo – Home Stube

Dopo la nostra camminata dovevamo per forza rifocillarci e ci siamo diretti in centro a Madonna di Campiglio all’ Home Stube una birreria e hamburgheria con location stupenda, molto caratteristica completamente in legno. Io ho scelto un hamburger vegetariano a dir poco ottimo. Le bimbe cotoletta con patatine ovviamente condite con la “maio” (maionese).

L’aspetto non è un granché, ma vi assicuro che era ottimo!

Potevo non prendere il dolce? Con un impiattamento così?

“Le pianelle del montanaro” ciabattine di pan brioche calde

Lago Ritorto

Finito il pranzo abbiamo iniziato il nostro pomeriggio dirigendoci verso il Lago Ritorto. Per raggiungerlo abbiamo preso la cabinovia “5 laghi” inconsci di quello che avremmo dovuto affrontare. Non appena siamo arrivati in quota a 2100 m abbiamo subito apprezzato la vista stupenda ma allo stesso tempo ci siamo resi conto che nessun percorso sarebbe stato possibile con il passeggino. Così ci siamo “incamminati” verso il Lago Ritorto. Ho detto “incamminati” perché anche se il percorso di per sé non fosse così lungo (solo una mezzora per arrivare al lago), il percorso è stato tutto un sali scendi, strapiombi e massi di roccia ma oramai eravamo lì e non potevamo tornare indietro.

Panorama lungo il percorso

Fortunatamente Viola è stato collaborativa e non era affatto una cosa scontata. Essendo ipotonica si stanca molto velocemente e molto spesso e quando vede qualcosa di faticoso si inchioda e non c’è verso di farla muovere se non prendendola in braccio. Mio marito ha accompagnato Viola in questo percorso (largo solo un metro e con uno strapiombo) per evitare che cadesse (visto che lo fa già molto spesso di suo) e si facesse male. Abbiamo cercato di trasformarlo in un gioco a ostacoli facendola saltare di tanto in tanto dove c’erano pozzanghere o grossi massi.

Sentiero per il lago

Siamo riusciti a farlo perché sicuramente sarà stata anche in una di quelle “giornate buone”. E’ sempre importante cercare di farle fare un po’ di movimento ed è anche per questo che cerchiamo di evitare il passeggino. La disabilità non deve essere una limitazione a quello che lei e noi possiamo fare. Sono consapevole che purtroppo certe tipo di attività non potremo mai farle perché non ne ha le forze o le capacità ma cerchiamo ogni giorno di provare ad andare oltre i propri limiti per vedere dove possiamo arrivare. La disabilità è spesso frustrante. Per quanto ci possano essere cose semplici, come fare una piccola gita fuori porta, per lei diventano montagne con forti crisi di rabbia (e non capricci) e la giornata si trasforma più una tortura che una giornata spensierata.

E’ importante farlo anche per Emma. Cerchiamo di vivere ogni esperienza il più normale possibile. Viola richiede molte attenzioni e anche non volendo Emma ne risente molto nonostante sia la prima a prendersi cura di sua sorella in un modo che non potete neanche immaginare. Basti pensare all’entusiasmo che manifesta quando sua sorella riesce a fare anche la più piccola delle azioni.

Durante la nostra camminata io sono stata con Emma e devo dire che è stata straordinaria perché è stata instancabile, sempre con il suo zainetto alle spalle e non si è mai lamentata. Che dire… è una bambina speciale!

Arrivati ci siamo trovati di fronte a questo Lago limpidissimo e da un colore cristallino, tanto da voler fare un bagnetto. Proseguendo il percorso si possono trovare gli altri 4 laghi ma non abbiamo avuto il tempo di visitarli. Fortunatamente ci siamo ricordati che saremmo dovuti tornare indietro per riuscire a prendere l’ultima corsa della cabinovia.

Ed ecco qui, terminata un’altra giornata, stanchi ma con quella carica di avercela fatta un’altra volta. Felici di non aver rinunciato a fare qualcosa di nuovo.

Grazie per averci seguito nel nostro piccolo viaggio. Next stop San Cassiano.

…un bacio Cinzia

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