Back to school – 2a elementare

E’ iniziato un nuovo anno scolastico. Il tempo passa così velocemente così come le vacanze estive, sembravano iniziate ieri.

Il problema è che ogni anno prima dell’inizio della scuola la guardo e la riguardo e in un attimo sembra così cresciuta! Ed è lì che mi agito ed emoziono.

Attività ne abbiamo

Per quanto l’inizio della scuola coincida con la “libertà” per tutte noi mamme, lì ha anche inizio una serie di intense attività che si vanno a concentrare tutte nella parte finale della giornata. Sono attività che mi tengono intrappolata al tavolo aiutando Emma a fare i compiti mentre Viola desidera starmi in braccio in modalità “Koala” tanto da farmi mancare l’aria.

Quindi appena si arriva a casa inizia il turbine di tutte le nostre attività. Si inizia con la merenda seguita dai cartoni animati, del gioco libero e i compiti qualora ce ne siano. Fatto questo tutti a lavarci prima di cena e prima che arrivi il papà. Di tempo per stare insieme la sera non ce né tanto perché sia Emma che Viola hanno bisogno di dormire molto per poter essere riposate il giorno seguente. Quindi nella maggioranze dei casi alle 20:30 con un grande sorriso sul viso vanno a dormire. Se non dovessimo fare così subentrerebbero le crisi di rabbia di Viola (che sono all’ordine del giorno) ed Emma sarebbe davvero molto stanca. Abbiamo provato a fare i compiti dopo cena ma è risultato contro producente

Rimpianti e consapevolezza

Come per ogni cosa ci vuole sempre del tempo per ingranare e per abituarsi ai cambiamenti e alle nuove routine. Si viene catapultati in questo mondo della scuola così in fretta che non si ha neppure il tempo di assestarsi.

Ci si prova sempre ad immaginarsi come potrebbe essere. Si parte con dei buoni propositi e poi si finisce sempre con un sacco di errori. Lo scorso anno, ad esempio, essendo il primo anno di scuola primaria ne ho fatti molti. Ho sgridato spesso Emma perché non riusciva a capire certe cose e poi ripensandoci mi sono detta che sono pur sempre bimbi piccoli e che ognuno ha i suoi tempi e arriva alle cose a suo modo (e se non l’ho capito io che ho Viola…boh!?). Adesso ho capito che Emma ha le sue tempistiche ed è un po’ lenta soprattutto quando entra in gioco la stanchezza. (in questo ha preso da me )

Sono arrivata al punto di credere che se ci sono cose che un bimbo non riesce a capire a casa la maestra a scuola si prenderà cura di questo.

Instancabile e fragile

Emma ha un carattere totalmente opposto a Viola. E’ quella bambina che a due anni la svegli alle 7, la metti nel passeggino e la porti in giro per New York fino alle 10 di sera per una settimana intera e non fa mai neanche un capriccio. Emma la porti in montagna e cammina tutto il giorno senza mai dire sono stanca. Insomma, è sempre stata la bambina perfetta anche se anche lei ha iniziato a fare i suoi bei capricci, come quando è stanca e non vuole fare i compiti oppure quando le insegniamo ad andare in bici senza rotelle e lei protesta già fuori casa. Emma è quella bambina che i nostri amici vedendola dicevano che se fossero stati tutti così avrebbero fatto un figlio subito.

Emma è come me, introversa e timida. Tutte qualità che se devi relazionarti con delle persone creano MOLTE ansietà. Tutto lo stress dovuto alla scuola, al suo carattere unito alla situazione a casa, hanno fatto sì che lo scorso hanno non sia stato così semplice come mi aspettavo. Sono emersi molti tic di stress e per una mamma vedere una situazione del genere, una situazione a cui si è impotenti, ha creato ulteriori preoccupazioni.

Responsabilità innate

Quest’estate abbiamo cercato di farla svagare il più possibile di fargli capire che va tutto bene, che stiamo bene. Abbiamo scoperto che Emma si sente molto responsabile per la sorella, non perché glielo imponiamo noi, ma perché caratterialmente è spinta ad interessarsi degli altri. Cerchiamo di non farle sentire la responsabilità per sua sorella: come il fatto di guardarla se noi siamo impegnati o se Viola “combina” qualcosa insomma non deve rimediare lei, cosa che fa comunque.

Se posso darvi un consiglio è di non crearvi aspettative e di vivere giorno per giorno la scuola. Non è facile neanche per me, chissà quante volte perderò ancora la pazienza quest’anno e quante lacrime verserò…e siamo solo alle elementari.
Fortunatamente ogni giorno è entusiasta di andare a scuola e vedere i suoi compagni.

Il cuore di una mamma ci soffre sempre, ma crescendo spero che impareremo insieme come muoverci, cercando di rimediare agli sbagli che farò qua e là perché è davvero una bimba dolce e speciale.

Grazie per aver letto un altro pezzo della nostra storia, Cinzia

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