I’m not a WONDER MUM

Ci sono giorni in cui vorresti essere una WONDER MUM…

Chi come me ha un marito che spesso viaggia per lavoro potrà capirmi.

Spesso si pensa: “Stai a casa da sola tutta settimana? E con le bimbe come fai?”

Da un certo punto di vista è vero. Quando mio marito la sera arriva dal lavoro collaboriamo insieme; lui spesso prepara da mangiare (soprattutto ora che stiamo usufruendo della cucina dei suoceri in attesa che venga pronta la nostra casetta) e io nel frattempo sistemo o sbrigo alcune faccende.

Fortunatamente non viaggia spessissimo come dovrebbe anche se è sempre bello riabbracciarsi dopo qualche giorno. Si hanno anche molte più cose da dirsi, da raccontarsi, esperienze vissute e nel suo caso, andando all’estero, dei piatti che ha mangiato.

Questa settimana ad esempio, in un corso che sta frequentando, gli è stato chiesto di programmare un matrimonio come se fosse un wedding planner.

Penso e immagino tutte quelle mamme che purtroppo sono sole e quanta fatica e difficoltà devono affrontare, mamme, o famiglie che non hanno nessun tipo di appoggio di nonni o parenti vari.

Beh non sono una WONDER MUM!!! Per me sapere di avere un appoggio (mio marito) mi rende più tranquilla e credo faccia piacere un po’ a tutti.

Da notare la faccia di Viola 😉
Pic. by Emma

Ma in ogni caso in questi giorni mi godo ancor di più le mie bimbe, perché so che hanno solo me e possono contare solo sulla loro mamma.

Insomma, tra sole “donne” noi ce la spassiamo facendo vari giretti. Abbiamo tutto un programma ben definito. Piscina, spesine varie, shopping, mercato e a volte anche l’Ikea. Ma non pensate che mio marito l’abbia scampata, anzi credo che lui sia uno dei pochi uomini a cui piace andarci. Ricordo che prima di sposarci ogni fine settimana era la nostra tappa fissa.

Ovviamente arrivo a sera stanca ma felice, perché ho dedicato personalmente del tempo alle mie bimbe.

E se ci sono giorni in cui si sta a casa tranquille tanto meglio!

Cerco sempre di fargli il bagnetto presto anche se loro starebbero dentro ore ed ore così poi possiamo goderci il lettone e giocare al gioco che più gli piace.

Certo che ci sono momenti di sconforto e di crisi totale ed é proprio per questo che non sono una WONDER MUM. A volte si sbaglia e si chiede anche scusa, sì perché anche i grandi possono chiedere scusa e possono imparare a essere più pazienti. Imparare ad ascoltare anche i silenzi.

Sul cosa dire la prossima volta, soprattutto con Viola, che vedendola più piccolina, faticando ad esprimersi, si pensa spesso che non possa capire invece capisce eccome.

Ogni bimbo ha i propri sentimenti e a modo suo si fa sempre capire e reagisce al nostro comportamento…

…quindi prometto che la prossima volta sarò più brava.

Grazie di aver letto UNA MAMMA IN ROSA

              Cypria

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